Il Codice del Terzo Settore ha puntalmente identificato quali sono i libri sociali che gli enti del Terzo Settore devono tenere.
I libri sociali obbligatori sono:
il libro degli associati o aderenti (tenuto a cura dell'organo di amministrazione);
il libro delle adunanze e delle deliberazioni delle assemblee, in cui devono essere trascritti anche i verbali redatti per atto pubblico (tenuto a cura dell'organo di amministrazione) ;
il libro delle adunanze e delle deliberazioni dell'organo di amministrazione, dell'organo di controllo, e di eventuali altri organi sociali (tenuto a cura dell'organo di riferimento).
Inoltre gli Enti del Terzo Settore che per il perseguimento delle proprie finalità di interesse generale, si avvalgono di volontari (in via esclusiva o in aggiunta al personale retribuito), devono tenere anche il registro dei volontari.
Per la corretta gestione dei libri sociali abbiamo predisposto un Formulario comprendente n. 25 modelli. Per consultare l'indice e per ulteriori informazioni potete cliccare qui.
All'obbligo di tenuta di questi libri sociali, si aggiunge l'obbligo di tenere le scritture contabili e di bilancio. In particolar modo si evidenzia che gli enti del Terzo settore devono redigere il bilancio di esercizio formato da:
stato patrimoniale,
rendiconto finanziario completo dell'indicazione dei proventi e degli oneri dell'ente,
relazione di missione che illustra le poste di bilancio, l'andamento economico e finanziario dell'ente e le modalità' di perseguimento delle finalità statutarie.
Gli enti del Terzo settore che esercitano la propria attività esclusivamente o principalmente in forma di impresa commerciale devono tenere le scritture contabili di cui all'articolo 2214 del codice civile.
Gli enti del Terzo settore con ricavi, rendite, proventi o entrate comunque denominate superiori ad 1 milione di euro devono depositare presso il registro unico nazionale del Terzo settore, e pubblicare nel proprio sito internet, il bilancio sociale redatto secondo linee guida adottate con decreto del Ministro e tenendo conto, tra gli altri elementi, della natura dell'attività esercitata e delle dimensioni dell'ente, anche ai fini della valutazione dell'impatto sociale delle attività svolte.
Gli enti del Terzo settore con ricavi, rendite, proventi o entrate comunque denominate superiori a centomila euro annui devono in ogni caso pubblicare annualmente e tenere aggiornati nel proprio sito internet, gli eventuali emolumenti, compensi o corrispettivi a qualsiasi titolo attribuiti ai componenti degli organi di amministrazione e controllo, ai dirigenti nonché agli associati.